PAOLA PRESCIUTTINI

Istituto Idrografico della Marina

pg

Alla fine del 2022 cade il 150° anniversario della fondazione dell’ Istituto Idrografico della Marina. Paola Presciuttini vi ha trascorso 32 anni, dal 1977 al 2009, assolvendo svariati incarichi, tra i quali la redazione del volume L’Istituto Idrografico in Forte San Giorgio (Genova, I.I.M., 1995, 386 p., 213ill.) che ricostruisce la trasformazione del Forte San Giorgio, su un bastione della cinta muraria cinquecentesca. L’ Istituto Idrografico della Marina – a Genova – ossia l’organo cartografico dello Stato preposto alla produzione di cartografia
nautica, fu fondato nel 1872 con il nome di Ufficio Idrografico della Regia Marina, affidato alla direzione del capitano di fregata G. B. Magnaghi; tuttavia già nel 1865 Luigi Federico Menabrea, aveva esposto al Re, nell’udienza del Senato del 27 aprile, una relazione sulla necessità di istituire un servizio scientifico per la Marina, analogo a quelli esistenti nelle altre nazioni marinare, che provvedesse alla cartografia e alla tutela della navigazione nelle acque metropolitane. In effetti all’epoca esistevano molte carte nautiche di provenienza varia – tuttavia disomogenee per scala, lingua, terminologia, formato, metodo di costruzione – di cui la Biblioteca dell’Istituto  conserva alcuni pregevoli esemplari. Pertanto il Governo recepì la necessità di una produzione nazionale e istituì, nel 1866, l’Ufficio Scientifico Centrale a Livorno, da cui dipendevano l’Ufficio Scientifico Dipartimentale di Genova e la Commissione Idrografica di Livorno, poi denominata “Spedizione Idrografica”. Quest’ultima, diretta dal capitano di vascello Antonio Imbert, era costituita da un numero modesto di ufficiali di Marina e da due disegnatori, e disponeva della corvetta a ruote Monzambano, la prima nave idrografica del Regno.

monzambano

piano_genova

Nel 1867 la Commissione iniziò i lavori sul litorale veneto, sistematicamente estendendoli a tutte le coste adriatiche, di concerto con la Marina austriaca che, a seguito di accordi presi tra i due Governi, collaborava allo scandagliamento d’altura. Nel 1875 la Spedizione Idrografica aveva concluso il rilievo dell’Adriatico fino al golfo di Taranto, e l’anno successivo fu sciolta, mentre la direzione dei lavori idrografici veniva assunta dal comandante Rossi, al comando della nave ‘Washington’, al quale nel 1878 subentrò il C. F. Giovan Battista Magnaghi, pur conservando la direzione dell’Ufficio Idrografico. Gli elementi raccolti dalla commissione venivano elaborati dall’Ufficio di Genova, collocato nell’osservatorio astronomico ricavato nel Forte che i Sabaudi avevano costruito sul Bastione di San Giorgio, della cinta muraria cinquecentesca. I compiti di quell’Ufficio furono demandati, nel 1872, all’Ufficio Idrografico che, avvalendosi di disegnatori e incisori di fama, nell’arco di poco più di 30 anni, produsse ben 230 carte a copertura delle acque nazionali. A quel periodo risale la prima carta italiana di Genova, ossia il Piano del Porto e della Città di Genova, pubblicato nel 1884 e riedito nel 1888, 1:4000, realizzato con procedimento calcografico. Anche oggi, quale organo cartografico dello Stato, l’Istituto è preposto all’effettuazione dei rilievi idrografici, alla produzione della cartografia ufficiale dei mari nazionali, integrata da numerose pubblicazioni complementari, al concorso nella diffusione mondiale dell’informazione nautica. A questi compiti primari se ne affiancano altri, tra i quali la ricerca oceanografica e il servizio mareografico, la formazione del personale idrografo, la collaborazione con istituzioni pubbliche e private operanti nell’ambito della tutela dell’ambiente marino, della prospezione, della ricerca archeologica sottomarina, della definizione dei confini marittimi, della didattica nautica.

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Bibliografia

Annali Idrografici, a cura dell’Istituto Idrografico della Marina

Carnera L., Metodi e strumenti usati presso l’Istituto Idrografico di Genova …, in Annali Idrografici, 10/1923

Dellepiane R., Mura e fortificazioni di Genova, Genova, Nuove Editrice Genovese, 1984

Di Paola L., L’Istituto Idrografico della Marina 1872-1972, a cura dell’Ufficio Storico della Marina e dell’IIM, Genova, 1972

Forti C.L., Le fortificazioni di Genova, Genova, Stringa, 1975

Galuppini G., I cento anni dell’ Istituto Idrografico della Marina 1873-1973, in Rivista Marittima, 2/1973

Presciuttini Paola,LIstituto Idrografico della Marina in Forte San Giorgio, Genova, I.I.M., 1995, 386 p., 213 ill.

Presciuttini Paola,125 anni al servizio del Paese, Genova, I.I.M., 1998, 208 p., ill.

Istituto Idrografico della Marina

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Alla fine del 2022 cade il 150° anniversario della fondazione dell’ Istituto Idrografico della Marina. Paola Presciuttini vi ha trascorso 32 anni, dal 1977 al 2009, assolvendo svariati incarichi, tra i quali la redazione del volume L’Istituto Idrografico in Forte San Giorgio (Genova, I.I.M., 1995, 386 p., 213ill.) che ricostruisce la trasformazione del Forte San Giorgio, su un bastione della cinta muraria cinquecentesca. L’ Istituto Idrografico della Marina – a Genova – ossia l’organo cartografico dello Stato preposto alla produzione di cartografia
nautica, fu fondato nel 1872 con il nome di Ufficio Idrografico della Regia Marina, affidato alla direzione del capitano di fregata G. B. Magnaghi; tuttavia già nel 1865 Luigi Federico Menabrea, aveva esposto al Re, nell’udienza del Senato del 27 aprile, una relazione sulla necessità di istituire un servizio scientifico per la Marina, analogo a quelli esistenti nelle altre nazioni marinare, che provvedesse alla cartografia e alla tutela della navigazione nelle acque metropolitane. In effetti all’epoca esistevano molte carte nautiche di provenienza varia – tuttavia disomogenee per scala, lingua, terminologia, formato, metodo di costruzione – di cui la Biblioteca dell’Istituto  conserva alcuni pregevoli esemplari. Pertanto il Governo recepì la necessità di una produzione nazionale e istituì, nel 1866, l’Ufficio Scientifico Centrale a Livorno, da cui dipendevano l’Ufficio Scientifico Dipartimentale di Genova e la Commissione Idrografica di Livorno, poi denominata “Spedizione Idrografica”. Quest’ultima, diretta dal capitano di vascello Antonio Imbert, era costituita da un numero modesto di ufficiali di Marina e da due disegnatori, e disponeva della corvetta a ruote Monzambano, la prima nave idrografica del Regno.

monzambano

piano_genova

Nel 1867 la Commissione iniziò i lavori sul litorale veneto, sistematicamente estendendoli a tutte le coste adriatiche, di concerto con la Marina austriaca che, a seguito di accordi presi tra i due Governi, collaborava allo scandagliamento d’altura. Nel 1875 la Spedizione Idrografica aveva concluso il rilievo dell’Adriatico fino al golfo di Taranto, e l’anno successivo fu sciolta, mentre la direzione dei lavori idrografici veniva assunta dal comandante Rossi, al comando della nave ‘Washington’, al quale nel 1878 subentrò il C. F. Giovan Battista Magnaghi, pur conservando la direzione dell’Ufficio Idrografico. Gli elementi raccolti dalla commissione venivano elaborati dall’Ufficio di Genova, collocato nell’osservatorio astronomico ricavato nel Forte che i Sabaudi avevano costruito sul Bastione di San Giorgio, della cinta muraria cinquecentesca. I compiti di quell’Ufficio furono demandati, nel 1872, all’Ufficio Idrografico che, avvalendosi di disegnatori e incisori di fama, nell’arco di poco più di 30 anni, produsse ben 230 carte a copertura delle acque nazionali. A quel periodo risale la prima carta italiana di Genova, ossia il Piano del Porto e della Città di Genova, pubblicato nel 1884 e riedito nel 1888, 1:4000, realizzato con procedimento calcografico. Anche oggi, quale organo cartografico dello Stato, l’Istituto è preposto all’effettuazione dei rilievi idrografici, alla produzione della cartografia ufficiale dei mari nazionali, integrata da numerose pubblicazioni complementari, al concorso nella diffusione mondiale dell’informazione nautica. A questi compiti primari se ne affiancano altri, tra i quali la ricerca oceanografica e il servizio mareografico, la formazione del personale idrografo, la collaborazione con istituzioni pubbliche e private operanti nell’ambito della tutela dell’ambiente marino, della prospezione, della ricerca archeologica sottomarina, della definizione dei confini marittimi, della didattica nautica.

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Bibliografia

Annali Idrografici, a cura dell’Istituto Idrografico della Marina

Carnera L., Metodi e strumenti usati presso l’Istituto Idrografico di Genova …, in Annali Idrografici, 10/1923

Dellepiane R., Mura e fortificazioni di Genova, Genova, Nuove Editrice Genovese, 1984

Di Paola L., L’Istituto Idrografico della Marina 1872-1972, a cura dell’Ufficio Storico della Marina e dell’IIM, Genova, 1972

Forti C.L., Le fortificazioni di Genova, Genova, Stringa, 1975

Galuppini G., I cento anni dell’ Istituto Idrografico della Marina 1873-1973, in Rivista Marittima, 2/1973

Presciuttini Paola,LIstituto Idrografico della Marina in Forte San Giorgio, Genova, I.I.M., 1995, 386 p., 213 ill.

Presciuttini Paola,125 anni al servizio del Paese, Genova, I.I.M., 1998, 208 p., ill.